Dott. Antonello Alessio
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sabato 12 febbraio 2011

Storia del vino 2: il Müller Thurgau

Il müller thurgau è un vitigno a bacca bianca di cui è nota l’esatta data di nascita, il 1882. 
Herman Müller, un professore della stazione enologica di Geisenheim in Germania, nativo di Thurgau in Svizzera, creò un nuovo vitigno per mezzo dell’impollinazione floreale.
chasselas
riesling
Egli incrociò un vitigno “padre”, il riesling , con il fiore di un vitigno “madre”, il sylvaner. E' stato dimostrato però, tramite moderni ed accurati studi del  suo patrimonio genetico, che il secondo vitigno non era il sylvaner ma lo chasselas, coltivato anche  in Italia e conosciuto come Marzemina bianca. 

riesling x chasselas = müller thurgau





Il müller thurgau è diffuso in tutto il mondo ma il Trentino è diventato subito e resta ancora oggi la terra d’elezione di questa uva dai grappoli verde-oro. Il vitigno ha trovato l’accoglienza ideale nella Valle di Cembra,  che offre zone con un’ottima insolazione ma in un clima piuttosto fresco. Questa regione, come dicono i suoi abitanti, è ricca grazie ad un oro bianco, che è appunto il müller thurgau, e ad un oro rosso, che è il porfido. Proprio questo minerale dona mineralità e sapidità alle uve e quindi al vino. Questo presenta sfumature diverse sia ad un primo esame visivo che ai successivi esami gusto - olfattivi. Il colore può andare da un paglierino intenso con riflessi verdognoli ad un paglierino brillante con riflessi dorati e luminosi. I rofumi spaziano da note di erbe, salvia e fiori freschi a sentori di pesca, ananas, banana, agrumi e pure frutta secca. In bocca, con un gusto caratterizzato da una discreta sapidità e acidità, lascia una gradevole sensazione di freschezza e una buona persistenza dei sapori.

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