Dott. Antonello Alessio
Ordine dei Tecnologi Alimentari di Calabria e Basilicata
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lunedì 7 febbraio 2011

Modifiche alla normativa sugli additivi alimentari - Direttiva 2010/69/UE del 22 ottobre 2010

La Direttiva 2010/69/UE del 22 ottobre 2010 recentemente emanata dalla commissione europea, apporta sostanziali modifiche agli allegati della precedente normativa in materia di additivi alimentari (direttiva europea 95/2/CE recepita con D.M. 209/96).
Chiaramente, la suddetta direttiva dovrà essere recepita a livello nazionale, ma nel frattempo è utile fare alcune riflessioni sulle modifiche apportate alla precedente normativa in vigore.
MODIFICHE RIGUARDANTI TALUNI STABILIZZANTI
Una prima modifica riguarda la ammissibilità di  taluni stabilizzanti ( agar, carragenine, farina di semi di carrube, gomma di guar, pectine, cellulosa, ecc.). Il comitato scientifico per l’alimentazione umana ha stabilito, per questi additivi, una dose giornaliera ammissibile “non specificata” perchè essi non risultano presentare rischi per la salute umana.
Vi è, anzi,  l’esigenza tecnologica di estendere l’impiego di tali additivi ai prodotti a base di latte non aromatizzati, ottenuti con fermenti vivi e ai loro succedanei con un tenore di grassi inferiore al 20 % per garantire la stabilità e l’integrità dell’emulsione.
MODIFICHE RIGUARDANTI SOSTANZE NATURALMENTE PRESENTI IN MOLTI ALIMENTI
Un’ altra modifica riguarda gli additivi: lattato di sodio (E 325),  lattato di potassio (E 326),  acetato di potassio (E 261),  acetato di sodio (E 262i) e idrogeno acetato di sodio (E 262ii). Poiché essi sono tutti presenti naturalmente come componenti degli alimenti, il comitato scientifico per l’alimentazione umana ha concluso che i quantitativi assunti con l’aggiunta sono probabilmente trascurabili rispetto a quelli assunti naturalmente.
Di conseguenza tali additivi alimentari saranno consentiti per l’uso in tutti gli alimenti ad eccezione di quelli indicati all’articolo 2, paragrafo 3 della direttiva 95/2/CE; inoltre, è stato proposto di estendere l’uso di questi additivi alimentari alle preparazioni preconfezionate di carne macinata fresca per controllare la crescita dei patogeni microbici, ad es. listeria o E. coli O157. In base alla giustificazione tecnologica e tenendo conto che questo uso non presenta alcun rischio per la sicurezza, è opportuno consentire l’uso supplementare di questi additivi alimentari nelle preparazioni preconfezionate di carne macinata fresca.
MODIFICHE RIGUARDANTI  I SORBATI E I BENZOATI
Altra modifica riguarda i sorbati (E 200, E 202, E 203) e i benzoati (E 210, E 211, E 212, E 213): un uso supplementare di questi additivi alimentari come conservante è stato proposto per i surrogati di prodotti ittici a base di alghe (surrogati di caviale a base di alghe), utilizzati come farcitura di vari alimenti, per impedire la crescita di muffe  e la formazione di micotossine.
Per queste sostanze è stata stabilita una dose giornaliera ammissibile di 25 mg/kg e di  5 mg/kg rispettivamente; anche nell’ ipotesi che vengano aggiunti ai suddetti prodotti alimentari nella dose massima stabilita, non ci sarebbero pericoli per la salute del consumatore.
 Inoltre, è stata presentata una richiesta relativa all’uso dei sorbati e dei benzoati per le birre in fusto alle quali è stato aggiunto oltre lo 0,5% di zuccheri fermentescibili e/o succhi o concentrati di frutta e che sono servite alla spina.
 Poiché il fusto non può essere collegato al rubinetto in condizioni sterili è possibile la contaminazione microbiologica del contenuto e ciò potrebbe causare l’ innesco di processi fermentativi anomali.
 Da un punto di vista dell’assunzione, il consumo alla spina di birre alla frutta è abbastanza marginale e l’ assunzione di sorbati e benzoati sarà sicuramente di gran lunga inferiore alle dosi giornaliere ammissibili.
Per impedire lo sviluppo di muffa sugli agrumi è autorizzato l’uso degli antiparassitari imazalil e tiabendazolo nel trattamento post raccolta. I sorbati (E 200, E 202, E 203) possono essere utilizzati per sostituire, in parte o completamente, questi antiparassitari nel trattamento degli agrumi.I sorbati possono essere applicati sulla superficie di agrumi freschi non sbucciati mediante le cere autorizzate: cera d’api, cera di candelilla, cera di carnauba e gommalacca (E 901, E 902, E 903 ed E 904 rispettivamente). L’esposizione del consumatore a questi additivi mediante l’uso proposto non desta preoccupazioni per la sicurezza.
AUTORIZZAZIONE ALL’ UTILIZZO DELL’ ESTRATTO DI ROSMARINO
Gli estratti di rosmarino vengono prodotti dal Rosmarinus officinalis L. e contengono diversi composti che hanno funzioni antiossidanti (principalmente acidi fenolici, flavonoidi, diterpenoidi e triterpeni). Sebbene i dati tossicologici sugli estratti di rosmarino fossero insufficienti per consentire all’EFSA di stabilire una dose massima giornaliera, essa ha ritenuto sufficientemente alto il margine di sicurezza per concludere che l’esposizione alimentare mediante gli usi e i livelli d’uso proposti non desta preoccupazioni per la sicurezza. Gli estratti di rosmarino possono quindi essere autorizzati nei casi in cui vi sia una giustificazione tecnologica per l’uso. È opportuno autorizzare gli usi proposti degli estratti di rosmarino come antiossidante e di attribuire il numero E 392 agli estratti di rosmarino.
ESTENSIONE DELL’ UTILIZZO DEI FOSFATI
Si ritiene sia opportuno consentire l’utilizzo dei fosfati nelle bevande arricchite con siero di latte (ad esempio: le bevande destinate agli sportivi) al fine di mantenere in sospensione le proteine aggiunte tramite il siero di latte
ALTRE MODIFICHE
Altre modifiche riguardano: sorbati e benzoati in miscele vitaminiche; solfiti nella frutta fresca; nisina nelle uova liquide; dimetildicarbonato in alcune bevande a ridotto tenore di alcol; cera d’api nei wafer preconfezionati contenenti gelato; citrato di trietile ed alcol polivinilico (E 1203) nelle compresse di integratori alimentari; gomma cassia (E 427) come addensante e gelificante; L-cisteina nei biscotti per lattanti e per la prima infanzia.
FONTE: www.newsfood.com

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