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giovedì 30 settembre 2010

LEGAMBIENTE, “ITALIA A TAVOLA 2010″: RAPPORTO SULLA SICUREZZA ALIMENTARE

di Alessandra Fatone

Le frodi alimentari si moltiplicano mettendo sempre più a repentaglio la sicurezza e la qualità del cibo italiani. Non solo i casi delle “mozzarelle e ricotta arcobaleno” ma anche sequestri di latte qualificato come 100% italiano, e in realtà prodotto da una miscela di latte ungherese e italiano, allevamenti dopati con ormoni, vini e prodotti di qualità falsi. Carni, allevamenti e prodotti lattiero caseari e Made in Italy sono i settori più nel mirino dei contraffattori del cibo.


Tra i prodotti di qualità simbolo del Belpaese vittima di sofisticazioni e contraffazioni soprattutto vino e mozzarelle, il falso Made in Italy è infatti un mercato allettante soprattutto per i prodotti esportati, grazie a un “stacca-attacca” di etichette. I problemi principali del settore ittico sono invece il mancato rispetto delle norme di igiene sanitaria, di conservazione e di tracciabilità. E’ la spiacevole realtà che emerge da “Italia a Tavola 2010”, il rapporto sulla sicurezza alimentare del Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente giunto ormai alla sua settima edizione e che sempre più si qualifica come l’ analisi più completa e dettagliata del sistema di controllo e prevenzione della filiera agroalimentare.

Sono questi i temi e i dati che Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente analizzano ogni anno in “Italia a tavola”, il rapporto sulla sicurezza alimentare nel nostro paese. Un dossier che mette in luce casi di illegalità nella filiera alimentare, che vanno dalla sofisticazione dei prodotti a marchio protetto al commercio criminale di prodotti pericolosi per la salute dei consumatori, ma che vuole anche sottolineare l’attività di controllo delle Forze dell’Ordine e la crescente consapevolezza nei produttori dell’importanza del cibo sicuro e di qualità. Quest’anno Italia a Tavola si
arricchisce del contributo dei Servizi Igiene degli Alimenti e Nutrizione ed i Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione delle A.S.L. e Laboratori pubblici che operano nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.

Nella ricerca le relazioni dei Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas), dell’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari (Icqrf), dell’Agenzia delle Dogane, del Corpo Forestale, del Sistema di allerta comunitario, delle Capitanerie di Porto, e dei Carabinieri per le Politiche Agricole e Alimentari. Tra i casi più eclatanti di frodi e irregolarità pericolose per la salute ne spiccano alcuni come l’operazione “Somatos” portata a termine dai Nas dopo tre anni di attività investigativa: 22 ordinanze di custodia cautelare, di cui 5 in carcere e 17 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed all’impiego di sostanze vietate in zootecnia come gli ormoni.

(FONTI: www.ilvelino.it , www.legambiente.it)

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