Dott. Antonello Alessio
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lunedì 14 novembre 2011

Tre allerta in un mese: Listeria monocytogenes

Tre prodotti alimentari ritirati dal mercato in meno di un mese. A far paura è la Listeria monocytogenes. Il sistema di allerta alimentare della Valle d'Aosta ha, infatti, segnalato il ritiro di tre prodotti contaminati dal batterio.
Nel primo caso si tratta di ritagli di salmone affumicato in confezione da 250 grammi, distribuito dalla società polacca Mer raliance Pol land SP ZOO (lotto n. 1123APM10W49.N23) e ven duto nei supermercati LD a San Cri sto phe e a Point Saint-Martin. Il secondo prodotto sotto accusa è il Salametto Milano (lotto n. 3425) del salumificio Manuelli di Lenta (Vicenza), venduto nei negozi Gros Cidac di Aosta e da Chuc Gregorio di Quart. Il terzo, infine, è il salmone affumicato Ledun Pescher d'I slande (lotto n. 2441052) prodotto in Francia e venduto nei supermercati So In Gross di Chatillon (Aosta).
Solo sfortunate coincidenze o un'escalation preoccupante? Le notizie che arrivano dagli Stati Uniti non sono rassicuranti: per una partita di meloni del Colorado contaminati dalla Listeria 15 persone sono morte e 84 si sono "soltanto" intossicate. "In realtà spiegano Antonietta Gattuso e Dario De Medici , microbiologi dell'Istituto superiore di sanità la listeriosi è una malattia rara: secondo recenti dati diffusi dall'Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno si verificano 5 casi su 1 milione di abitanti contro i 124 casi di salmonella. Però, nella sua forma più invasiva, il tasso di mortalità è alto e si aggira attorno al 20-40% contro lo 0,04% della salmonella". La Listeria monocytogenes è un microrganismo (batterio grampositivo) altamente resistente ai fattori ambientali quali congelamento ed essiccamento, e a differenza di altri batteri cresce e si moltiplica anche a temperature di frigorifero.
Gli alimenti più a rischio sono i prodotti pronti per il consumo, come quelli ittici conservati, quelli lattiero-caseari freschi e a breve stagionatura, vegetali e frutta fresca pronti per il consumo, prodotti a base di carne a breve stagionatura, preparazioni gastronomiche non opportunamente riscaldate. "Se è vero che il batterio è presente in molti prodotti, è anche vero che la tossinfezione è assai rara", spiegano i microbiologi dell'Iss. "Ma ci sono categorie di popolazione più a rischio di altre. È il caso, per esempio, delle donne in gravidanza, dei bambini in età prescolare, degli ultra 65enni e di chi ha un sistema immunitario depresso per altre patologie (cancro, leucemia, diabete, problemi ai reni o al fegato)".
Per queste persone, dicono gli esperti, "la listeriosi può comportare seri problemi , in quanto colpisce il sistema nervoso centrale. Per tutti gli altri, il consumo di alimenti con elevate quantità di Listeria monocytogenes (sopra 1 milione UFC/g) può provocare una classica tossinfezione , con l'interessamento dell'apparato gastrointestinale". Si può ridurre al minimo il pericolo di contrarre la listeriosi? Sì, con gli accorgimenti opportuni. "Le categorie a rischio dovrebbero evitare di consumare i prodotti citati. Per tutti gli altri la regola principale è avere cura nella conservazione degli alimenti, soprattutto nel frigorifero: l'Efsa raccomanda di mantenere la temperatura del frigorifero tra i 4 e i 5 gradi, mentre la maggior parte dei frigoriferi domestici li supera abbondantemente arrivando agli 8", concludono Antonietta Gattuso e Dario De Medici.
Per ridurre il rischio...
● Mangiare cibo ben cotto, perché la Listeria sopravvive alle temperature basse del frigorifero, ma muore con il calore della cottura.
● Evitare gli alimenti che si sanno a "rischio".
● Consumare alimenti appena preparati.
● Evitare di conservare in frigo per molto tempo gli alimenti se non adeguatamente protetti.
● Essere scrupolosi con l'igiene degli alimenti.
● Lavarsi sempre le mani prima di preparare i cibi e dopo aver toccato cibi crudi.
● Non lasciare alimenti cotti fuori dal frigorifero per più di un'ora.
● Non conservare i prodotti cotti a contatto con prodotti crudi.
● Tenere il frigo ben pulito e impostarlo a una temperatura di 5° C.
● Rispettare la scadenza degli alimenti.
● Non adoperare per i cibi cotti gli stessi utensili usati per la preparazione di cibi crudi.
● Pulire molto bene la verdura e la frutta.
● Cuocere bene tutti gli alimenti.
fonte: Il Salvagente

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